Magnetoterapia
La magnetoterapia può essere ad alta o bassa frequenza. Gli effetti conseguiti sono la regolarizzazione dell'equilibrio elettrochimico della cellula e il ripristino della corretta permeabilità della membrana cellulare. Per questo motivo la magnetoterapia può essere applicata e mirata a parecchie parti del corpo, quali i muscoli, le articolazioni, le ossa e i tessuti in genere.
Questa terapia risale all'antico Egitto, ed ha una tradizione millenaria, ma ha trovato la sua definitiva consacrazione a partire dal diciannovesimo secolo: sono stati ad esempio notevoli i risultati ottenuti dalla magnetoterapia sull'osteoporosi e sul processo degenerativo del tessuto osseo. Determinanti, nel conseguimento di questi risultati, sono stati i risultati ottenuti dai giapponesi Fukuda e Yasuda e dagli americani Basset e Pilla. Le applicazioni di Lauterbur riportarono percentuali di guarigione intorno all’85% in caso di gravi problemi ortopedici di difficile guarigione. La magnetoterapia è ovviamente sconsigliata a chi ha un pacemaker, o soffre di problemi cardiaci, vascolari, epilessia, iperfunzione tiroidea, tubercolosi o gravidanza.